BASILICATA ATTRATTIVA, CIFARELLI “NUOVO BANDO PER COMUNI ESCLUSI”

“Stiamo lavorando per pubblicare un nuovo bando, con caratteristiche leggermente diverse rispetto al precedente, che possa tenere conto di ulteriori risorse da mettere a disposizione delle amministrazioni comunali escluse”. Lo ha detto oggi, in Consiglio regionale, l’assessore regionale alle Politiche di sviluppo, lavoro, formazione e ricerca della regione Basilicata, Roberto Cifarelli, poco prima dell’approvazione da parte della massima assise territoriale lucana di un ordine del giorno del consigliere Piero Lacorazza sull’avviso “Basilicata attrattiva”. L’avviso pubblico – con una dotazione finanziaria di undici milioni di euro – ha l’obiettivo “di elevare l’attrattività del patrimonio culturale regionale attraverso interventi di valorizzazione dei beni archeologici, architettonici, artistici e monumentali”. Il primo agosto, il giorno dopo la pubblicazione delle graduatorie, i Comuni esclusi avevano chiesto “un immediato ravvedimento da parte del Dipartimento regionale per le Attività produttive per la riammissione nell’elenco dei Comuni ammessi a valutazione a seguito delle istanze di riesame proposte dagli esclusi al bando”.

La nota era sottoscritta dai sindaci delle amministrazioni comunali di Anzi, Abriola, Avigliano, Barile, Calciano, Castelmezzano, Castelsaraceno, Episcopia, Filiano, Grumento Nova, Irsina, Lagonegro, Latronico, Lauria, Marsico Nuovo, Marsico Vetere, Miglionico, Moliterno, Montemurro, Montescaglioso, Nova Siri, Picerno, Pietragalla, Pomarico, Rapone, Rionero in Vulture, Roccanova, Salandra, Sant’Arcangelo, Satriano di Lucania, Stigliano, Tito, Tramutola, Vaglio, Valsinni, Venosa, Vietri di Potenza.
“Dal momento che eravamo di fronte ad interventi per la valorizzazione del nostro patrimonio, anche in funzione di Matera 2019 – ha spiegato Cifarelli – avevamo bisogno di un’accelerazione nella definizione delle proposte progettuali dei Comuni. Quando si tratta con altre amministrazioni pubbliche, in realtà, si dovrebbe badare meno alla forma e più alla sostanza. Ma nel rispetto e nella distinzione dei ruoli, la commissione regionale, nell’approvare la graduatoria si è attenuta rigorosamente al dettato della norma, una volta esaminate le pratiche”.

“Al di là di questo – ha evidenziato l’assessore – sapevamo perfettamente che le risorse non sarebbero state sufficienti per soddisfare tutte le richieste: avremmo avuto comunque alcuni Comuni non ammessi a finanziamento. La polemica è nata nel momento in cui sono state in qualche modo attribuite le responsabilità dell’esclusione all’operato di alcuni uffici. Attendiamo adesso, di capire quale sarà l’esito dei ricorsi presentati entro i dieci giorni concessi. Nel frattempo – ha detto ancora l’assessore – stiamo cercando di recuperare almeno 5 milioni da destinare ad un nuovo ed analogo avviso, per consentire ai Comuni esclusi di ottenere le risorse, dal momento che la modifica della graduatoria comporterebbe un meccanismo a catena che coinvolgerebbe progetti ammessi che per la riammissione di altri potrebbero essere oggi esclusi”. 

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