APP PER PREVENZIONE DISAGIO PSICHICO GIOVANISSIMI

Un’app per contrastare il disagio psichico e le patologie mentali di bambini e adolescenti. È sul fronte delle nuove tecnologie che si apre l’orizzonte scientifico della cura dei bambini e teen ager affetti da disturbi psichici: depressione, ansia, tendenze suicide, disturbi dell´attenzione. E’ questa la novità emersa dal convegno organizzato da Fondazione Child in collaborazione con Telefono Azzurro “Facing challenges and proposing  perspectives of child and adolescent psychiatry” sul problema dei disagi psichici di bambini e adolescenti.

Ad annunciarlo il presidente di Telefono Azzurro e ordinario di neuropsichiatria infantile all’Università di Modena e Reggio Emilia, Ernesto Caffo. “I social media permettono ai ragazzi di essere più diretti, di non essere riconosciuti. Dopo si rileggono, ripensano. Sui loro profili e nelle chat scrivono narrazioni della sofferenza e del disagio, senza doversi interfacciare con qualcuno. Il tema è come raccogliere queste richieste di aiuto e trasformarle in una risposta. Oggi il mondo digitale offre una risposta importante ed efficace, cui stiamo lavorando e sicuramente avremo risultati ancora più importanti nei prossimi anni”. 

“Dobbiamo costruire ponti di ricerca internazionale perchè i bambini sono in tutti i Paesi del mondo, con problematiche simili, e anche le metodologie di intervento devono diventare sempre di piu´comuni. E’ una grande sfida per tutti”, ha aggiunto Caffo. La task force che parte oggi e´ dunque un primo passo per dare risposte concrete anche alla collaborazione avviata con il ministero della Sanità, sancita da un Protocollo di intesa e confermare “l´impegno attivo nel promuovere la salute mentale di bambini ed adolescenti”, come ha sottolineato il presidente dell´Istituto Superiore di Sanità, Silvio Brusaferro. 

Il ministro della Salute, Giulia Grillo ha lanciato l´allarme su questo tema, riconoscendo che il disagio psichico dei giovanissimi è una “patologia sociale. E´ chiaro – ha sottolineato il ministro – che una politica del danno deve passare dalla riduzione della medicalizzazione del problema. Dobbiamo sostenere approcci piu´ soft, rispetto al trattamento farmacologico”. 

D´accordo Caffo e tutto il mondo scientifico specializzato. “In Italia la salute mentale di bambini e adolescenti – ha ricordato Caffo – è in una situazione grave, stiamo assistendo a un aumento dei disturbi soprattutto nella fase adolescenziale, ci sono sicuramente situazioni che noi conosciamo, ma anche altre nuove patologie che vanno affrontate con grande efficacia e con grande determinazione. Fondamentale e´ dunque l´ascolto dei bambini e attivare immediatamente misure di prevenzione in una rete che sia molto preparata ad affrontare queste sfide. Questo – ha concluso il fondatore di Telefono Azzurro – vuol dire cominciare dalla famiglia e dalla scuola; ma anche con professionisti in grado di intervenire adeguatamente con le migliori tecniche terapeutiche che sono oggi disponibili”.

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