SNAM, INVESTIMENTI 2018-2022 +10%

Rispetto al 2017 Snam, nell’ambito del nuovo piano al 2022, prevede un aumento dell’Ebitda del 3,5% medio annuo nell’arco di piano; dell’utile netto di oltre il 4% annuo; dell’utile netto per azione (EPS) di oltre il 5% medio annuo nel periodo di piano, beneficiando dell’effetto del programma di acquisto di azioni proprie condotto nel corso del 2018. Il contributo all’utile netto delle consociate italiane e internazionali, dei nuovi business nella transizione energetica e dei nuovi servizi output-based è previsto ammonti a oltre il 25% del totale nel 2022 rispetto al 15% circa nel 2016.

Il rapporto debito/RAB è atteso sostanzialmente stabile in arco di piano. Per il 2019 Snam si attende un utile netto in crescita di circa il 4% rispetto al 2018 e un livello di indebitamento a fine anno pari a circa 11,7 miliardi con un costo del debito in linea con gli attuali livelli. La RAB per i ricavi 2019 è attesa a circa 20,4 miliardi. L’incremento medio annuo (CAGR) della RAB consolidata 2017-2022 è atteso attorno al 2,5% rispetto al 2% del piano precedente a parità di metodologia di calcolo. 

Snam ha previsto un incremento degli investimenti per il periodo 2018-2022, portandoli a 5,7 miliardi, circa il 10% in più rispetto ai 5,2 miliardi del piano 2017-2021. 

La crescita rispetto al piano precedente è riconducibile sia ai nuovi business sia all’incremento degli investimenti in attività di manutenzione e sostituzione. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto, Snam effettua su base continuativa un’analisi di dettaglio sulla performance e sulla resilienza delle proprie infrastrutture. Tale approccio, abbinato all’orizzonte temporale 2018-2022, comporta un maggiore livello di investimenti per € 500 milioni. In dettaglio, 4,8 miliardi degli investimenti del piano riguardano la rete di trasporto, 0,7 miliardi lo stoccaggio e la rigassificazione e 0,2 miliardi i nuovi business legati alla transizione energetica. Circa un quarto degli investimenti del piano riguardano iniziative di sviluppo, dall’interconnessione TAP ai collegamenti nel Nord-Ovest al servizio del mercato locale e dei flussi cross-border, dalla rete in Sardegna al potenziamento dell’impianto di stoccaggio di Fiume Treste.

Parallelamente alla crescita nel core business regolato, il nuovo piano di Snam prevede inoltre investimenti per almeno 200 milioni per lo sviluppo dei nuovi business per la transizione energetica.  

L’investimento nel settore del biometano si integra con quelli previsti nella mobilità sostenibile. Il piano, infatti, include 50 milioni di investimenti nella realizzazione di stazioni di rifornimento di metano e biometano per auto e bus attraverso Cubogas, controllata da Snam4Mobility, e per altri 50 milioni per la realizzazione di almeno quattro piccoli impianti di liquefazione (SSLNG) per il trasporto pesante, l’industria e il residenziale. 

Alverà: “Incrementiamo tutti i principali obiettivi”
“Nel nuovo piano incrementiamo tutti i principali obiettivi, partendo dai risultati superiori alle aspettative che abbiamo raggiunto e dal miglioramento dello scenario di mercato. Infatti, in un settore energetico in profondo cambiamento, le infrastrutture del gas continueranno ad avere un ruolo centrale, considerando i trend di crescita delle importazioni in Europa e i nuovi utilizzi del gas naturale e del gas rinnovabile in vari settori, anche a supporto dello sviluppo del solare e dell’eolico”, afferma l’amministratore delegato di Snam, Marco Alverà.

“Su queste solide basi – aggiunge – il nuovo piano traccia un percorso che consentirà a Snam di continuare a crescere e a creare valore per gli azionisti, cogliendo e anticipando le evoluzioni del mercato e contribuendo alla riduzione delle emissioni di CO2, al miglioramento della qualità dell’aria e al contenimento dei costi dell’energia. In particolare puntiamo a promuovere, con un ruolo da protagonisti, lo sviluppo in Italia e non solo del biometano e delle altre attività per la transizione energetica. Con i nuovi investimenti, il focus sulle nuove tecnologie, lo sviluppo dei nuovi business e le iniziative di finanza sostenibile, la Snam del 2022 sarà sempre più innovativa, efficiente e protagonista della transizione energetica in Italia e in Europa”, conclude Alverà.

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