JUVENTUS COME IL GRANDE TORINO, CRISTIANO RONALDO 14 GOL

Dopo la tempesta di San Siro, che continuera’ nei prossimi giorni in sede politica con il divieto di giocare certe notturne “pericolose” e una maggiore attenzione alle tifoserie violente (finalmente) che hanno fatto degli stadi una “zona franca”, eccoci al calcio. La Juventus di Allegri, battendo la Sampdoria, ha eguagliato il record del “grande Torino” del 1948 con 101 punti (rivalutati a 3 i 2 punti di allora per le vittorie) nell’anno solare e superato quelle di Capello e Conte (52 punti) arrivando a 53 al giro di boa. Certo, quando Saponara ha pareggiato con un tiro all’incrocio nel recupero per i blucerchiati , i record juventini sembravano essere sfumati, ma stavolta la VAR ha scovato un fuorigioco di rientro del sampdoriano, impossibile da vedere a occhio nudo, e per la capolista il 2018 e’ finito trionfalmente. A noi dispiace dirlo, perche’ ci sono delle regole e bisogna rispettarle, ma il calcio ormai sta diventando un’altra cosa, specie sui falli di mano.

In quest’ultima d’andata ci sono stati parecchi episodi discussi. Ronaldo, con la doppietta (un gol su rigore contestato da Giampaolo: “Un regalo”) ha raggiunto quota 14, passando in testa alla classifica dei cannonieri e confermandosi re del gol, come nelle aspettative. La Samp ha fatto una bella partita, ha messo in difficolta’ i bianconeri e Quagliarella ha chiuso il girone d’andata con 12 gol (e’ andata a segno a raffica nelle ultime nove partite). Genova ha due goleador nei primi tre: il rossoblù Piatek ne ha fatti13, ma stavolta e’ rimasto a bocca asciutta. La squadra di Giampaolo ha dimostrato di poter puntare alla Champions. Ci si chiede cos’abbia il Napoli (un punto in due partite). Privo di Koulibaly e Insigne, si e’ fatto rimontare due volte dal Bologna, poi “Ciro” Mertens gli ha dato la vittoria. Milik, protagonista della partita con una doppietta (10 gol in tutto), sembrava avergli restituito le certezze, ma Santander e Danilo avevano risposto a tono. La classifica e’ rimasta intatta (-9 dalla Juve, +5 sull’Inter). Il Bologna ha dato segni di risveglio. La squadra di Spalletti ha vinto a Empoli con un golletto di Keita (un altro gli e’ stato annullato) senza giocare una partita eccezionale, ma andando al sodo.

Dopo tutte le cose (brutte) successe, un fatto positivo. Il terzo posto della squadra di Spalletti, anche senza Brozovic, e’ stato rafforzato e si e’ rivisto Nainggolan, dopo la punizione che il club gli aveva affibbiato. Partita calda all’Olimpico per un rigore assegnato al Torino e realizzato da Belotti. La Lazio, che ha avuto molto da ridire sull’arbitraggio di Irrati, ha segnato un gran gol con Milinkovic, ma i granata hanno colpito i legni due volte con De Silvestri. Espulsi Marusic e Meite’, pali e traverse, ma sostanzialmente nessuna delle due squadre ha fatto passi avanti. Ne hanno invece compiuti Roma e Atalanta. I giallorossi hanno vinto a Parma con i gol di Cristante e Under. Sul campo della squadra di D’Aversa, che aveva fatto ottime cose, la Roma ha riacquistato credibilita’ nella corsa verso la Champions e ora e’ a due punti dalla Lazio. L’Atalanta ha vendemmiato sul campo del Sassuolo. Sei gol: tre di Ilicic, partito dalla panchina, e uno di Zapata che e’ arrivato a quota 10, di cui 9 consecutivi. Ma il fatto piu’ importante e’ che, con 39 gol, la squadra di Gasperini ha ora segnato più della Juve (38).

I bergamaschi sono a un passo dall’Europa. Non e’ riuscita a vincere contro il Genoa, una Fiorentina che non e’ stata fortunata: palo di Mirallas e rigore reclamato dai viola: Pioli e’ stato espulso. C’e’ tempo per recuperare, ma certe partite sono pero’ da vincere. Il Genoa, con Prandelli alla guida, ha ripreso coraggio. Il Milan e’ tornato a segnare e a vincere con Castillejo che ha pareggiato dopo il gol dell’ex rossonero Petagna. Poi e’ tornato a segnare (e bene) Higuain che non ne faceva da otto partite. Con il successo sulla Spal i rossoneri (in dieci nel finale per l’espulsione di Suso) hanno corso qualche pericolo e comunque si son messi a un punto dalla Lazio. Gattuso fara’ un buon Capodanno. La squadra di Semplici (che non vince da dieci giornate) sta affondando sempre piu’. In coda, per l’appunto, la prima vittoria del Chievo su un Frosinone in dieci per l’espulsione di Capuano, grazie a una magistrale punizione di Giaccherini (annullato il gol n.112 di Pellissier), ha piu’ affossato i ciociari che…salvato il Chievo, ancora lontano dalla zona salvezza.

Da dire pero’ che ci sono 57 punti in palio, nel girone di ritorno, e quindi tutto e’ possibile. Tanto piu’ che le sconfitte di Empoli, Spal e Bologna, hanno “aiutato“ i clivensi. Un bel passo avanti ha fatto invece l’Udinese, che non vinceva da cinque partite. Ne ha fatto le spese il Cagliari che ha polemizzato per l’espulsione di Ceppitelli. Rosso pure per Mandragora. Sono arrivati i gol biaanconeri, dopo la “chiusura” della difesa friulana. Insomma Nicola respira anche se Lasagna si e’ fatto parare un rigore. Pussetto (doppietta) ha sostituito De Paul (squalificato) nella veste di goleador. Alla ripresa, fra oltre venti giorni, testa-coda Juventus-Chievo e Napoli-Lazio partita-clou. La lunga sosta avra’ fatto sbollire gli animi e chi ci sara’, ci sara’. Chi non ci sara’, purtroppo, verra’ dimenticato. Auguri a tutti di buon 2019, speriamo senza le cattiverie del 2018.

(ITALPRESS)

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