TERREMOTO ISCHIA, LO STATO VADA OLTRE LE IMPALCATURE

Un week end stupendo, quello trascorso nell’isola di Ischia. C’ero stato più volte in passato: una volta tanti anni fa, ma non mi mossi dell’albergo affascinato come fui dall’acqua naturalmente calda proveniente dalle viscere di Ischia, che mi permise lunghe abluzioni nonostante non fosse la stagione adatta. Le altre volte, per me sono state fugaci soggiorni, trascorsi tutti rigorosamente in hotel, nei saloni allestiti per riunioni, trascurando il ristoro del corpo con le celebri ed antiche terme.

Stavolta però, pur in breve tempo, ho potuto visitare i punti principali dei luoghi più belli, e ne sono rimasto ammaliato. Il mare è color smeraldo, il verde è ovunque e si mostra in eguale intensità dalla marina al monte Epomeo di circa 800 metri. In effetti il monte impressiona, per il ripido stagliarsi verso il cielo, in un rapido crescendo dalle spiagge. Elegante e misterioso, dona al paesaggio insulare, quel carattere originale che poche altre località elette possono eguagliare. Poi la cucina ben rappresenta la cultura autoctona pur collegata all’arte e tradizione culinaria campana.

Gli isolani sono fieri, come siamo abituati a conoscerli in tutte le analoghe perle dei mari italici; generosi e socievoli e innamorati della loro comunità. Credo che qualunque turista rimanga rinfrancato dal fatto che nel bel paese ci sono pur tanti luoghi ordinati e ben vissuti, che possano suscitare speranze e esempi, per contenere il degrado che spesso assalgono le nostre città. Una cosa però mi ha rattristato: constatare che il terremoto che ha colpito l’isola lo scorso agosto, e solo in un luogo limitato della parte alta sotto il monte, oltre alla consueta nomina del Commissario, non ha spinto le autorità statali ad andare oltre l’allestimento di impalcature di salvaguardia, a proposito ma anche a sproposito.

Mi sono chiesto perché mai la Regione Campania e lo Stato non muovano nulla. Eppure quella località fornisce alla comunità regionale e nazionale un sostegno al Pil non indifferente, oltre al grande prestigio e bellezza che attirano turisti da ogni parte del mondo, Frau Merkel, con la sua persistente affezione a quei luoghi.

Solo la compostezza degli isolani finora non ha dato vita a manifestazioni di protesta che non sono dignitose e convenienti per nessuno. Ma ho chiaramente notato un malumore, molto accentuato, per la sottovalutazione che sconfina nell’assenza di rispetto, verso chi è stato costretto ad abbandonare la propria abitazione e vivere chissà ancora per quanto tempo in alcuni alberghi messi a disposizione.

Raffaele Bonanni

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