PER MANIFATTURIERO 2019 DIFFICILE MA PRESTO RIPRESA

Il 2019 sarà ancora un anno difficile per l’industria manifatturiera italiana, ma anticiperà una fase di crescita nel triennio 2020-2023, che sarà caratterizzata da un pur lento recupero che riporterà la redditività ai livelli del 2017, grazie anche a una maggior forza competitiva sui mercati internazionali. E’ quanto emerge dai dati del Rapporto Analisi dei settori industriali di Intesa Sanpaolo-Prometeia.

A soffrire maggiormente nel 2019 saranno le filiere legate al ciclo degli investimenti in macchinari e mezzi di trasporto, penalizzati dall’incertezza: Autoveicoli e moto, Meccanica, Metallurgia, Prodotti in metallo. Il manifatturiero italiano potrà ritrovare un ritmo espansivo già a partire dal 2020, anche se la crescita del fatturato a prezzi costanti si fermerà sotto l’1% e sarà alimentata soprattutto dalla domanda interna, attraverso il canale degli investimenti. In particolare, si assisterà ad una ripresa della componente macchinari e mezzi di trasporto, dopo la battuta d’arresto del 2019, e a un rafforzamento della componente costruzioni. 

I tassi di crescita degli investimenti si intensificheranno nel triennio 2021-23, trainati dalle sfide imposte dalla trasformazione tecnologica e da vincoli ambientali più stringenti. La manifattura, pertanto, potrà sperimentare un’accelerazione del tasso di crescita nell’orizzonte al 2023 (+1,5% in media d’anno). Il ranking settoriale di medio termine vede in testa l’automotive, che potrà recuperare dinamismo grazie al percorso di trasformazione del settore, che accompagna il passaggio alla tecnologia ibrida ed elettrica. Ritmi di espansione sostenuti caratterizzeranno anche Meccanica, Farmaceutica ed Elettrotecnica. Più contenuta la crescita dei settori produttori di beni di consumo. Il rafforzamento dei livelli di attività andrà di pari passo con un miglioramento della redditività nel manifatturiero.

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