‘NDRANGHETA, SEQUESTRO BENI PER 2 MLN A IMPRENDITORE

Il nucleo di polizia valutaria della guardia di finanza di Reggio Calabria hanno sequestrato un patrimonio immobiliare di circa 2 milioni di euro a un imprenditore ritenuto vicino alla ‘ndrangheta.  Si tratta di Alberto Pizzichemi, 48 anni, di Melito di Porto Salvo (RC) e del suo nucleo familiare. Il sequestro ha interessato 10 beni immobili (tra cui appartamenti e terreni a Reggio Calabria e Bologna), l’intero complesso aziendale di una rivendita di tabacchi (sita all’interno di un noto centro commerciale bolognese), nonché altre disponibilità finanziarie.

Le indagini hanno consentito di dimostrare come l’imprenditore, operante prevalentemente nel settore degli autotrasporti, operasse nella zona grigia di contiguità alle cosche Iamonte
(attiva nella fascia ionica della provincia reggina) e Piromalli (egemone sulla Piana di Gioia Tauro), così come anche emerso da riscontri operati sulle dichiarazioni di alcuni collaborazioni di giustizia, i quali, nel tempo, lo hanno indicato come vicino alle citate consorterie di ‘ndrangheta.

L’imprenditore, seppur formalmente incensurato perché assolto definitivamente dall’accusa di associazione mafiosa, è stato ritenuto dal Tribunale Sezione Misure di Prevenzione inserito “in quella zona d’ombra” contigua alle organizzazioni criminali.

La Corte di Appello, infatti, ha evidenziato che il Pizzichemi “è un faccendiere che vive ai margini di quella che può essere considerata una zona grigia, fatta di connivenze e collusioni tra mafia, imprenditoria e poteri pubblici”.

 

Vuoi pubblicare i contenuti di Italpress.com sul tuo sito web o vuoi promuovere la tua attività sul nostro sito e su quelli delle testate nostre partner? Contattaci all'indirizzo [email protected]