TORNANO “I SUPER COCCOLOSI” PER PROGETTO “GIOCAMICO”

E’ stata presentata oggi all’Ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo l’iniziativa promossa da Conad “I Super Coccolosi”, attiva dal 3 ottobre in tutti i punti vendita in cui opera Conad Centro Nord: Lombardia e Emilia Romagna (per le province di Piacenza, Parma e Reggio Emilia).
Fino al 12 novembre, con una spesa minima di 25 euro più un contributo di 4,50 euro si potrà avere uno dei dodici animaletti protagonisti dell’autunno in Conad o il tronco/puff porta peluche. L’iniziativa sarà suddivisa su 3 periodi della durata di 2 settimane in cui si potranno collezionare 4 peluche per ciascuna tranche: i coraggiosi, i simpatici e i fantastici. Per ogni peluche/puff saranno destinati in beneficenza 0,50 centesimi a favore di enti e associazioni territoriali a sostegno di sei progetti solidali rivolti per lo più ai bambini.
Per la provincia di Bergamo, Lecco e Sondrio la donazione sarà a favore del progetto Giocamico dell’ASST Papa Giovanni XXIII, percorso di sostegno psicologico ai pazienti più piccoli che devono sottoporsi a interventi chirurgici o esami invasivi.

Già nel 2015 e nel 2016 Conad aveva devoluto al medesimo progetto i fondi raccolti con l’iniziativa “Cuccioli del Cuore a spasso nella Preistoria” e i “Supercoccolosi”. Grazie a questo finanziamento le psicologhe dell’Ospedale di Bergamo hanno incontrato in due anni, nel 2016 e nel 2017, 1.506 bambini,  379  coppie di genitori e hanno potuto partecipare a 613 confronti in équipe.
“Nessun uomo è un’isola- recita la frase di John Donne cui si ispira Conad nell’essere impresa responsabile nei territori in cui opera. Allo stesso modo non lo sono i punti vendita Conad che nascono, crescono e si sviluppano all’interno delle comunità in cui sono presenti” afferma Nicola Rotasperti, membro del Cda di Conad Centro Nord e continua: “Ne è una dimostrazione la collaborazione che da diversi anni ci vede al fianco dell’Ospedale Papa Giovanni e che ci ha permesso, grazie ai nostri soci imprenditori e ai nostri clienti, di contribuire con oltre 80 mila euro ad alcuni progetti quali la “Banca del Latte” ,“A tavola sereni” e “Giocamico”. A quest’ultimo offriremo sostegno anche quest’anno sperando come sempre nella collaborazione della nostra comunità”.

“Il progetto è partito nel 2012 e ora Giocamico è una realtà in tutti i nostri reparti pediatrici e un aiuto concreto per le famiglie che si trovano ad affrontare un percorso di cura spesso lungo e faticoso che mette a dura prova sia i bambini che i genitori – ha spiegato Carlo Nicora, direttore generale dell’ASST Papa Giovanni XXIII -. Grazie al lavoro delle psicologhe, i piccoli pazienti arrivano all’intervento o all’esame con molta meno paura e molta più consapevolezza di quello che sta succedendo. Dall’inizio di quest’anno le psicologhe hanno già incontrato più di 600 bambini, 200 genitori e partecipato a oltre 150 riunioni di équipe. È un’attività che cresce di anno in anno, anche grazie alla generosità di chi ci sostiene con affetto e fiducia da anni come Conad e i suoi clienti”.
Le psicologhe aiutano i bambini a immaginare cosa li aspetta, per poter mettere in moto le loro risorse, spesso davvero sorprendenti. Giacomino e Nadia, due bambole di pezza, raccontano ai bambini la loro esperienza in ospedale e a loro i piccoli pazienti confidano timori e dubbi, che possono così trovare una risposta. L’iniziativa, nata a Parma ma personalizzata a Bergamo dalla Psicologia clinica, ha ricevuto nel 2015 la Medaglia d’oro del Presidente della Repubblica come best practice assoluta al Premio Persona e Comunità di Torino, oltre al primo premio nella sezione Solidarietà e servizi socio-sanitari.

Maria Simonetta Spada, direttore della Psicologia del Papa Giovanni, sottolinea: “Le richieste per Giocamico che ci arrivano dai reparti crescono di anno in anno perché si è dimostrato uno strumento efficace per ridurre ansie e conflitti all’interno del gruppo famigliare e nei rapporti con i curanti. Utilizziamo il gioco, la narrazione e la creatività per aiutare i bambini ad affrontare un esame, un intervento chirurgico o un intero percorso di cura con consapevolezza. Entrare in sala operatoria, in una risonanza magnetica o in una TAC non è più un salto nel buio, ma qualcosa che hanno già immaginato e che hanno la forza di affrontare”.

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