PRIMO CONFRONTO REGIONI-MINISTRO COSTA

“Oggi abbiamo incontrato per la prima volta il Ministro dell’Ambiente, Sergio Costa e abbiamo concordato un metodo di lavoro basato sul confronto costante fra il ministero e le istituzioni regionali”. Lo ha detto il presidente della Conferenza delle Regioni e delle province autonome, Stefano Bonaccini. “Un metodo che, come ho avuto modo di sottolineare al Ministro ha portato finora il sistema delle Regioni ad approvare all’unanimità, nel 95 per cento dei casi, i temi oggetto di confronto in Conferenza Stato-Regioni o in Conferenza Unificata, spesso superando le peculiarità geografiche e le appartenenze politiche – ha aggiunto -. Tutto questo grazie proprio all’apporto di mediazione portata avanti dalla Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni. Il secondo tema che ho posto al Ministro è la necessità di uscire dalla logica dell’emergenza puntando su prevenzione e programmazione. Un tema che, se non vogliamo che sia solo uno slogan, ha necessità di un certo rispetto dei tempi. Il nostro – ha proseguito Bonaccini – è un Paese caratterizzato purtroppo dal dissesto idrogeologico e l’autunno è alle porte. Saranno quindi necessarie già nel prossimo futuro scelte cogenti, fondate sulla logica dello sviluppo sostenibile e dell’economia circolare. Interventi che non si dovranno basare su idealità astratte giacché esiste un tema legato al mercato e al lavoro a cui bisogna guardare per continuare ad uscire dalla crisi, sapendo che non esiste una decrescita felice”.

“Infine ho ricordato al Ministro il problema legato alla struttura di missione ‘Italia Sicura’, in precedenza incardinata presso la Presidenza del Consiglio. Non voglio entrare nel merito di scelte organizzative che competono al Governo, ma ho voluto sottolineare al Ministro che attraverso quel meccanismo si è riusciti a far confluire in un unico iter competenze di diversi ministeri. Oggi siamo di fronte alla necessità di andare avanti sulla base di una programmazione decennale che deve poter contare sulla certezza delle risorse. C’è da questo punto di vista qualche segnale critico che riguarda l’edilizia scolastica, penso anche alla normativa antisismica, e il rischio idrogeologico. Ci sono dei trasferimenti – ha concluso Bonaccini – che riguardano questi comparti bloccati su cui occorre intervenire celermente”.

“È stato sicuramente un incontro positivo e costruttivo”, ha sottolineato la coordinatrice della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, Donatella Spano (Assessore della Regione Sardegna). “Il Ministro ha accettato volentieri l’idea di un programma di incontri periodici con gli assessori delle Regioni congiuntamente ai tavoli tematici coordinati dalle diverse direzioni del ministero e si è reso disponibile anche ad alcuni confronti bilaterali sul territorio su tematiche particolari. Abbiamo già concordato per settembre, in Sardegna, – ha annunciato Donatella Spano – un incontro con la Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni. Abbiamo peraltro consegnato al Ministro un dossier che credo rappresenterà l’agenda del confronto fra le Regioni e il ministero stesso. Sette i temi trattati: Rifiuti (istituzione Cabina di Regia, End of Waste, Utilizzo Fanghi in agricoltura, Amianto), Cambiamenti Climatici, Qualità dell’aria, Infrazioni comunitarie, Tutela e Difesa del suolo, Sistema Nazionale di Protezione Ambientale (SNPA) e attività di controllo e monitoraggio ambientale, Agenzia Italia Meteo. Un tema ulteriore nel confronto con il Ministro – ha concluso la Coordinatrice della Commissione Ambiente della Conferenza delle Regioni – è stato quello del nucleare”.

 

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