ORSINI “PIÙ ATTENZIONE A FORESTE E MONTAGNA”

La notte del 29 ottobre 2018 una violenta tempesta di vento ha colpito una vasta area delle Alpi Centro Orientali provocando danni ingenti al patrimonio forestale. Le ultime stime ufficiali attestano un ammontare di danni in metri cubi pari a 15,5 milioni a livello europeo, di cui circa 12,5 milioni di metri cubi solo sul territorio italiano.

“La linea strategica della Federazione si muove innanzitutto verso la ricerca di attenzione politica e mediatica costante per la montagna, le foreste e per tutta la delicata filiera economica che evita lo spopolamento di queste aree”, spiega Emanuele Orsini, presidente di FederlegnoArredo. “Per far fronte all’emergenza abbiamo realizzato un Decalogo da presentare al Governo utile a sostenere e rilanciare un’economia pesantemente danneggiata. Fondamentale innanzitutto fornire sostegno alle imprese boschive e alle segherie impegnate nel valorizzare il legno locale mediante politiche di lavoro flessibili e agevolazioni fiscali”.

Le proposte di FederlegnoArredo prevedono: 1) Immediato recupero del legname danneggiato. Al fine di massimizzare il patrimonio boschivo colpito dal ciclone “Vaia” e salvaguardare il valore di mercato dei tronchi schiantati auspica un pronto e spedito recupero del materiale legnoso sradicato, attraverso interventi immediati per un rapido ripristino della viabilità forestale danneggiata se non compromessa e interventi straordinari per la creazione di nuove piste forestali per permettere l’accesso al materiale danneggiato e schiantato e il suo relativo esbosco; Semplificazione e snellimento delle procedure burocratiche per la costruzione e il mantenimento delle piste forestali, per le operazioni di taglio; Previsione di un commissario straordinario per la gestione del bosco danneggiato e istituzione di una Cabina di Regia di Coordinamento permanente delle Regioni colpite dalla calamità. 2) Monitoraggio delle azioni. Si ritiene necessario provvedere a una mappatura complessiva dei danni cagionati e alla predisposizione di procedure operative standard per la gestione di future e analoghe situazioni di emergenza ambientale e delle migliori pratiche tecniche e burocratiche che saranno adottate. 3) Creazione centri di stoccaggio e raccolta del legname danneggiato, attraverso attività coordinate. 4) Rafforzamento capacità operativa delle imprese forestali italiane per un efficiente espletamento delle attività emergenziali e di esbosco.
5) Sostegno ai proprietari forestali delle zone colpite da ciclone VAIA anche mediante accesso ai fondi europei di indennizzo per calamità naturali. 6) Supporto alle imprese di trasformazione del legname danneggiato e il mercato di riferimento attraverso una revisione temporanea del regime delle politiche di lavoro (c.d. Decreto Dignità) e la creazione di un sistema di detrazioni fiscali provvisorio. FederlegnoArredo ritiene funzionale aumentare la capacità produttiva e di gestione dell’ingente quantità di legname schiantato, delle segherie nazionali, attualmente con capacità al limite. 7) Ripristino delle aree boschive danneggiate tramite un programma di riforestazione nazionale e un Piano di attività di formazione e potenziamento dei vivai forestali regionali e provinciali. 8) Innovazione e nuova economia del legno. 9) Azioni di stimolo della domanda interna finalizzate all’utilizzo della materia prima in eccesso; FederlegnoArredo ritiene decisiva, come pronta reazione ai danni ambientali causati, l’adozione di provvedimenti finalizzati a consentire e facilitare la riattivazione e l’incremeto dei consumi interni di tutta la filiera del legno-arredo. 10) Sviluppo occupazionale. Tali iniziative porteranno a un aumento dei posti di lavoro che, secondo stime di alcune associazioni di categoria dell’agricoltura, raggiungeranno le 35.000 nuove unità nella aree colpite dal maltempo.

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