Tasse rateizzate: come funziona e chi ne ha diritto

tasse rateizzate

Le tasse possono essere rateizzate? Generalmente sì! Il contribuente può chiedere la rateizzazione delle tasse fino a 6 rate trimestrali per somme non superiori ai 5.000 euro mentre se il contributo da versare allo Stato supera i 5.000 euro la somma può essere ripartita fino a un massimo di 20 rate trimestrali. 

 

La rateizzazione delle imposte

La rateizzazione delle imposte (parliamo di tasse come Irpef, Irap, INPS e IVA segnalate al monento della dichiarazione dei redditi tramite modello Unico, 730…) è uno strumento molto utile per chi non dispone di grosse liquidità e soprattutto per chi non mette da parte i proventi in concomitanza con l’incasso del fatturato.  

La rateizzazione delle tasse si esegue mediante il modello di versamento F24. Le somme dovute a titolo di saldo e acconto delle imposte, fatta eccezione per l’IVA, possono essere rateizzate grazie all’opzione per la rateizzazione da scegliere al momento della compilazione del modello per la dichiarazione dei redditi. Le rate sono mensili e vedono una maggiorazione al mese di novembre, il mese di scadenza. In genere le rate vanno versate entro il 16 di ogni mese e, così come previsto dall’Agenzia delle Entrate, possono essere un massimo di 6. Così, chi decide di pagare le “imposte della dichiarazione dei redditi” a rate si troverà a dover versare:

2 rate a luglio (di solito una con scadenza a inizio mese e una entro il 16)

1 rata nel mese di agosto, sempre entro il 16

1 rata a settembre

1 rata con scadenza al 16 ottobre

1 maxirata a novembre

In altenrativa alle 2 rate di luglio il contribuente potrebbe iniziare a pagare nel mese di giugno. 

Gli interessi delle tasse a rate

Gli interessi dovuti sono minimi e possono variare in abse al modello di rateizzazione prescelto. La variazione oscilla dallo 0,14% a un massimo dell’1,46% dell’importo dovuto.

 

Tasse rateizzate pagate in ritardo:

come regolarizzare il pagamento delle tasse con il ravvedimento

Il contribuente che paga in ritardo la rata delle imposte rateizzate rischia l’iscrizione a ruolo a titolo definitivo della sanzione che può raggiunge il 30% dell’importo della rata che è stata versata in ritardo. La sanzione dovrà essere sommata agli interessi legali in base ai giorni di ritardo del pagamento. Con il cosiddetto ravvedimento operoso (se si esegue entro il termine di pagamento della rata successiva), non viene fatta alcuna iscrizione a ruolo. 

 

Rateizzare le tasse universitarie


Per agevolare il pagamento delle tasse universitarie quasi tutti gli studenti hanno la possibilità di accedere a piani di rateizzazione delle rette. 

La rateizzazione delle tasse universitaria è generalmente priva di interessi. Chi intende pagare le tasse dell’università a rate farebbe bene informarsi presso il proprio ateneo perché ogni Università può disporre di uno statuto differente. In genere, la possibilità di rateizzare la seconda rata delle tasse è concessa a tutti gli studenti mentre, alcuni atenei, consento di accedere alla rateizzazione della prima rata universitaria solo con un certo reddito dimostrabile.