Come certificare un’azienda biologica

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Come certificare un’azienda biologica: guida all’ iter da seguire ed info su costi e documenti da presentare per ottenere una certificazione biologica europea.

Un’azienda per poter essere riconosciuta ufficialmente come biologica deve ottenere una specifica certificazione che viene rilasciata a seguito di un percorso di verifica articolato. Scopriamo in questo articolo qual è l’iter da seguire per certificare un’azienda biologica.

Come certificare un’azienda biologica: tra legislazione CE e nazionale

Come anticipato, il percorso da seguire per certificare un’azienda biologica risulta alquanto lungo e articolato. Oggigiorno la certificazione bio è diventata un qualcosa di molto ambito ma difficile da ottenere, o meglio ottenibile solo rispettando precise norme e disposizioni dettati dalla legge. Il procedimento è reso ancor più articolato poiché a disciplinare le certificazioni biologiche non è solo la legislazione Italiana ma anche quella Europea che si occupa del rilascio del logo biologico riconosciuto.

Certificazione biologica europea: cosa fare

Per certificare un’azienda biologica è obbligatorio un periodo che potremmo definire di “transizione”. Durante questo lasso di tempo (periodo di conversione), che deve avere una durata non inferiore a 24 mesi, l’azienda può essere sottoposta, in qualsiasi momento, a operazioni di verifica e controllo per certificare l’effettiva sussistenza di un ciclo produttivo bio. Tali verifiche vengono attuate da specifici organismi preposti, i cosiddetti OdC o Organismi di Controllo, autorizzati ad effettuare le dovute verifiche dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali. I controlli possono verificarsi una o più volte l’anno e sono gestiti tramite il PPCA (Piano Preventivo dei Controlli Annuali) redatto dal Responsabile Attività di Controllo.

Certificare bio: come fare

Prima di inviare la domanda per certificare un’azienda biologica è consigliabile richiedere una consulenza per comprendere se l’impresa possiede i requisiti minimi (nei processi di agricoltura, produzione e distribuzione) per entrare a far parte del settore biologico. In questo modo è possibile ottenere il riconoscimento di “Azienda Biologica in Conversione” (che precede la vera e propria certificazione di Azienda Biologica). Il consulto può essere richiesto presso: • Professionisti abilitati (Agronomi o Periti Agrari). • Province. • OdC. • Organizzazioni agricole professionali. • Associazioni di produttori bio.

Certificazione agricoltura biologica: modulo di domanda

Una volta ottenuta la certificazione di Azienda Biologica in Conversione, È possibile compilare il modulo di domanda detto Notifica d’Attività con Metodo Biologico. Il modulo è reperibile presso i seguenti enti e organismi: • Direzione Agricoltura regionale. • Organismi di Controllo. • Associazioni di riferimento del settore Biologico.

Certificazione agricoltura biologica: dove inviare la domanda

Il modulo di domanda va compilato in forma cartacea (in duplice copia) e va inviato tramite raccomandata A/R a: • Uffici regionali del settore Agricoltura, allegando una marca da bollo da 10,33 euro allegando copia del documento d’identità del richiedente. • Organismi di Controllo autorizzato (OdC).

Richiesta Certificazione biologica costi e documenti da presentare

Alla Notifica d’Attività con Metodo Biologico vanno allegati una serie di documenti. Per quanto riguarda la notifica inviata agli uffici regionali competenti, a questi va allegata una marca da bollo da 10,33 euro e una fotocopia di un valido documento d’identità del richiedente. • Alla notifica inviata presso gli OdC invece vanno allegati una serie di documenti, che variano in base al tipo di attività svolta.

Aziende agricole documenti da presentare per richiedere certificazione biologica

  • Planimetria catastale dell’azienda (al max in scala 1:10.000)
  • Planimetria delle strutture che ne fanno parte.
  • Certificati e visure catastali di terreni e fabbricati.
  • Copia dei titoli di possesso o disponibilità di terreni fabbricati.
  • Fotocopia di autorizzazioni sanitarie.
  • Relazione tecnica dell’azienda e certificato di attribuzione P.I.

Certificazione biologica aziende con allevamenti: documenti da presentare 

Vanno allegati tutti i documenti previsti per le aziende agricole. Inoltre vanno presentati:

  • Planimetrie locali di allevamento, mungitura, etc.
  • PGA (piano gestione allevamento).
  • PUDZ (piano gestione deiezioni).

Certificazione bio aziende che si occupano di preparazioni alimentari: allegati

Anche in questo caso i documenti da presentare per richiedere la certificazione biologica sono i medesimi rispetto a quelli già citati. In più vanno aggiunti:

  • Planimetrie di strutture, stabilimenti ed impianti
  • Autorizzazione sanitaria e HACCP.

Come certificare un’azienda biologica: valutazione

Dopo aver consegnato la richiesta di Notifica d’Attività con Metodo Biologico l’azienda sarà sottoposta ad indagini di perlustrazione da parte degli Organismi di Controllo (per un periodo minimo di 2 anni). Durante questi sopralluoghi verrà verificata e valutata l’adeguatezza dei vari settori aziendali, basandosi su quanto indicato dalla legge europea 2092/91. Successivamente l’ OdC rilascia una dichiarazione d’idoneità aziendale alla Regione grazie alla quale sarà possibile iscrivere l’impresa nell’elenco ufficiale regionale, pubblicato sul bollettino regionale una volta l’anno. L’azienda inserita nell’elenco regionale riceverà una serie di documenti che attestano il loro sistema di produzione biologica. Nel dettaglio la documentazione è composta da:

  • Dichiarazione di assoggettamento.
  • Dichiarazione di conformità.
  • Certificazione di lotto prodotto.
  • Autorizzazione alla stampa delle etichette.

Etichetta biologica: a chi spetta

L’etichetta biologica può essere ottenuta solo da coloro che, una volta inoltrata la specifica richiesta per certificare un’azienda biologica, sono stati inseriti nell’elenco regionale delle imprese bio. Per poter utilizzare l’etichetta biologica l’azienda non deve utilizzare OGM (Organismi Geneticamente Modificati) ne prodotti derivati dai medesimi organismi. Bestiame, semi e materiali di moltiplicazione vegetativa dunque devono essere meticolosamente prodotti e allevati utilizzando il metodo biologico. L’unica eccezione per quanto riguarda gli OGM riguarda i farmaci adoperati per la cura e la prevenzione degli animali (medicinali veterinari).