Agevolazioni per donne imprenditrici

Per legge sono previste una serie di agevolazioni per donne imprenditrici. L’imprenditoria femminile, infatti, è un settore reputato fragile nell’attuale periodo di crisi lavorativa.

Per donne imprenditrici s’intendono persone di sesso femminile che hanno deciso di iniziare un’attività di impresa anche sotto forma di ditta individuale. In questa pagina parleremo di fondi e incentivi per l’imprenditoria femminile iniziando dai requisiti d’accesso.

Agevolazioni per donne imprenditrici: bandi di concorso, modalità d’accesso, requisiti e tipi di incentivi per l’imprenditoria femminile.

Agevolazioni per donne imprenditrici, requisiti

A chi spettano le agevolazioni per l’imprenditoria femminile? Alle donne che intendono condurre un’attività di impresa. In particolare, queste agevolazioni sono disponibili per:

  • Imprese o ditte individuali interamente gestite da donne.
  • Società cooperative che abbiano per il 60% presenze femminili.
  • Società di persone che per il 60% siano costituite da donne.
  • Società di capitali con capitale azionario intestato almeno per 2/3 a donne.
  • Imprese, consorzi, enti di formazione con il 70% delle quote detenute da donne.

Nota bene: le agevolazioni per donne imprenditrici sono aperte solo quando i soggetti rientrano nella categoria di piccola impresa.

I requisiti di una piccola impresa sono semplici da definire:

  • Il numero di lavoratori dipendente deve essere inferiore o uguale a 50 unità.
  • Non devono esserci dipendenze con imprese partecipanti.
  • Il fatturato annuo non deve superare i 7 milioni di euro o il bilancio dovrà essere inferiore a 5 milioni di euro.

Quali sono le agevolazioni per donne imprenditrici

Come premesso, la legge prevede diverse agevolazioni per l’imprenditoria femminile. Periodicamente è bene documentarsi sui bandi disponibili. I bandi per l’imprenditoria femminile sono emessi dal Ministero dello sviluppo economico. Tali bandi hanno le seguenti forme:

  • Incentivi o contributo a fondo perduto.
    Viene versato un capitale finalizzato all’avvio dell’attività imprenditoriale. Solo una parte del capitale è davvero a fondo perduto, cioè che non dovrà essere restituita. I contributi a fondo perduto sono “fino a esaurimento dei fondi”. Così, bisogna agire prontamente. A fine anno, infatti, viene realizzato il nuovo bilancio (a fine 2017 sarà pubblicato La legge di Bilancio 2018 così come a fine 2018 sarà pubblicato un Piano di sviluppo per il 2019…) In base la governo, si può parlare di Legge di Stabilità, Piano di Sviluppo o Legge di Bilancio… E’ questo il momento opportuno per informarsi sui contributi a fondo perduto. Per il 2017 gli incentivi a fondo perduto erano rivolti alle Start up innovative italiane.
  • Fondo di garanzia.
    Sfrutta garanzie dello stato per favorire richieste di finanziamento. La somma dovrà essere poi restituita. Il fondo di garanzia è disponibile anche per piccole e medie imprese. In pratica l’attività nascente può ottenere finanziamenti anche senza avere garanzie e senza sostenere costi di fidejussioni o polizze assicurative.
  • Credito d’imposta.
    Attivo per l’imprenditoria femminile di tutta Italia ma anche per le piccole e medie imprese del Centro-Sud. Si tratta di sgravi fiscali proporzionali alle spese sostenute per l’acquisto di impianti, attrezzature e macchinari ma anche per nuove assunzioni a tempo indeterminato.
  • Microcredito agevolato.
    E’ rivolto a donne (ditte individuali o libere professioniste) che hanno un’attività con partita IVA da almeno 5 anni. Si tratta di un contributo economico agevolato.
  • Finanziamenti agevolati.
    I finanziamenti agevolati per l’imprenditoria femminile hanno un tasso pari allo 0,5% e sono rimborsabili in 10 anni. Per i finanziamenti agevolati 2017, 2018 (2019… e fino alla prossima modifica) si fa riferimento alla legge italiana 215/92 “Azioni positive per l’imprenditoria femminile”

Come ottenere incentivi per l’imprenditoria femminile

Le agevolazioni elencate possono essere ottenute dalle donne imprenditrici che militano nel settore industriale, del commercio, dell’artigianato, del turismo e dei servizi. La richiesta agli incentivi può essere effettuata per:

  • Inizio di una nuova attività.
  • Acquisto di un’attività imprenditoriale già esistente.
  • Predisposizione e successiva realizzazione di un progetto aziendale innovativo.
  • Acquisizione di servizi.

L’accesso agli incentivi per l’imprenditoria femminile viene fatto attraverso bandi di concorso pubblicati sul sito della Regione di residenza e sul sito del Ministero dello sviluppo economico.

Ogni bando ha i suoi moduli di domanda e necessita di apposita documentazione. Al termine del bando sarà pubblicata una graduatoria sulla base dei criteri indicati nello stesso bando.