Economia circolare, 100 realtà italiane nel dossier Symbola ed Enel

ROMA (ITALPRESS) – “L’Italia può dare un contributo importante alla sfida alla crisi climatica in tanti settori in cui è già protagonista, a partire dall’economia circolare. Dobbiamo partire dall’ Italia che c’è per mettere le radici del futuro”. Così Ermete Realacci, presidente di Symbola alla presentazione della ricerca “100 Italian Circular Economy Stories” di Fondazione Symbola e Enel Group. Il dossier raccoglie le 100 realtà italiane che rappresentano le eccellenze dell’economia circolare.
“Siamo il Paese europeo con la più alta percentuale di riciclo sulla totalità dei rifiuti pari al 79,4% con una incidenza più che doppia rispetto alla media UE e ben superiore a tutti gli altri grandi paesi europei: risparmiamo così 23 milioni di tonnellate equivalenti di petrolio all’anno e circa 63 milioni di tonnellate di CO2 equivalenti. La carenza di materie prime ci ha spinto ad utilizzare quella fonte di energia rinnovabile e non inquinante che è l’intelligenza umana. Mi piace pensare – continua Realacci – che questo nostro rapporto sia anche una risposta alla Cop26 di Glasgow, che nonostante le critiche credo rappresenti un passo importante. In realtà non raccontiamo 100 storie ma 241 in 5 settori che sono: input circolari, estensione della vita utile, prodotto come servizio, piattaforme di condivisione e nuovi cicli di vita. Sono storie che attraversano tutta l’economia italiana, i centri di ricerca, la società, le istituzioni e ci parlano di un’Italia che è in campo e ce la può fare. Bisogna partire dalle comunità, dalle persone. Sono loro che devono prendere le ragioni dell’ambiente. Non recuperi la materia prima – sottolinea – se non hai un sistema di relazione e convinzione che dal lavoratore arriva alla comunità e la spinta dei cittadini è molto importante”. Per Francesco Starace, Ad e direttore generale di Enel, “l’applicazione dei principi dell’economia circolare lega diverse filiere in un processo di simbiosi industriale, dove lo scarto di un’impresa, o di un comparto, diventa materia prima per un’altra; un approccio decisivo per affrontare la crisi climatica e che al tempo stesso aumenta la competitività, generando opportunità commerciali ed economiche oltre che benefici ambientali e sociali”.
“La circolarità ha il culto di una responsabilità che valorizza la creatività e crea la bellezza. L’Italia ha un vantaggio competitivo perchè siamo esposti e abituati alla bellezza che può essere trasformata in un processo industriale che trae dagli scarti nuova linfa per il futuro”, commenta Ernesto Ciorra, direttore Innovability Enel. La ricerca si è rivolta a settori di attività differenti, selezionati in termini di rilevanza rispetto al contesto economico nazionale, tenendo conto del ruolo strategico riconosciuto ad alcuni di essi dalle politiche europee relative alla sostenibilità ambientale. Le cento realtà raccolte raccontano un Made in Italy che guarda alla qualità e all’innovazione in chiave circolare: dall’agroalimentare alla moda, dagli imballaggi alla meccanica, dal legno arredo all’edilizia e alla finanza, intersecando l’elettronica e la chimica. La ricerca dell’efficienza materica ed energetica accomuna la gran parte delle realtà censite, aspetto che ha effetti diretti su costi, produttività e quindi competizione.
Sono molte le soluzioni finalizzate a preservare la qualità dei materiali al termine del ciclo di vita dei prodotti e quelle che utilizzano input rinnovabili e provenienti da processi di recupero e riciclo. Ma l’innovazione risale sin dalle fasi di progettazione, con approcci di eco-design volti ad estendere la vita utile dei prodotti, guardando a nuovi modelli di consumo. Nel corso della presentazione hanno raccontato le loro esperienze: Mario Caldonazzo, presidente Acciaieria Arvedi, Pierroberto Folgiero, Ad di NextChem e Maire Tecnimont, Veronica Tonini, Chief Sustainability Officer di Salvatore Ferragamo, Maria Elena Manzini, Corporate Social Responsibility Manager di Cirfood e Nando Ottavi, presidente Simonelli Group.
(ITALPRESS).

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